Pubblico l’ultimo video della conversazione bolognese con Alec J Ross, consigliere per l’Innovazione del Segretario di Stato USA Hillary Clinton. Si tratta della parte finale del nostro incontro, in cui si è parlato di come stare nelle conversazioni online presuppone l’abbandono della pretesa del controllo.
Questo è particolarmente difficile per chi è abituato storicamente a gestire le relazioni da una posizione di potere: non a caso, uno degli esempi riportati nella discussione riguardava un politico che, davanti all’ipotesi di far gestire l’ordine delle uscite nella home del suo sito in base alle preferenze dei visitatori (cioè dare precedenza agli articoli più letti e più commentati), ha reagito con sgomento “ma allora la mia opinione potrebbe non uscire per prima?”, e ha rifiutato decisamente questa sconvolgente (per lui) possibilità.
Abituata a questo genere di atteggiamenti nostrani, confesso che ho provato una struggente invidia parlando con uno che, anche se lavora gomito a gomito con alcune delle persone più potenti e influenti del pianeta, alla fine della conversazione è stato il primo a tirar fuori i biglietti da visita e a suggerire di collegarci su Facebook e su Twitter.
Di quanto ricambio generazionale e culturale abbiamo bisogno in Italia per sentire parole del genere dalla bocca dei nostri governanti?
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