Una funzione poco conosciuta di Google Analytics è quella che permette di analizzare come viene usata la ricerca interna al sito.
Quasi sempre chi legge i report di web analytics si sofferma sui termini di ricerca usati per arrivare al sito, e fa bene, perché questi contengono informazioni molto importanti: in estrema sintesi, le parole di ricerca che contengono il vostro nome vi danno indicazioni sulla maggiore o minore “brand awareness”, cioè su quanto siete conosciuti, mentre gli altri termini vi suggeriscono quanto siete bravi nell’inbound marketing, cioè quanto siete in grado di attirare persone interessate a ciò che fate o vendete.
Ma, una volta che qualcuno è arrivato sul sito, le ricerche interne vi danno indicazioni su cosa ci si aspetta da voi e quali sono gli argomenti potenzialmente più interessanti che avete da offrire.
Per iniziare a tracciare l’uso del motore di ricerca interno, dovete configurare il vostro profilo Google Analytics in modo opportuno. Per farlo, andate nella pagina iniziale di G.A., quella con l’elenco dei profili associati al vostro account, e cliccate sul link “Edit” (o “Modifica”) a fianco del vostro sito:
Per farlo, dovete avere privilegi di amministratore del vostro profilo: se avete solo privilegi di visualizzazione, dovete chiedere a chi amministra l’account di Analytics.
Vi troverete nella pagina che mostra tutti i dati di configurazione del profilo, e, di nuovo, dovrete cliccare su “Edit” (o “Modifica”):
Qui, scorrendo un po’ in basso, vedrete l’opzione che vi interessa, “Site search” (Ricerca nel sito), che di default è impostata su “No”:
Dovete modificare l’opzione scegliendo “Sì, traccia la ricerca”, e scrivere nel campo “Query parameter” il nome del parametro che viene usato dal vostro form di ricerca per passare al server le keyword inserite dall’utente.
Per vedere come si chiama questo parametro, e quindi come impostare il valore del campo, vi basta andare sul sito ed eseguire una ricerca; l’URL che viene mostrato nella barra dell’indirizzo conterrà un punto interrogativo seguito da una o più coppie di “parametro=valore”; nel mio caso, il punto interrogativo è seguito da “?s=<termine di ricerca che ho inserito>
;”.
Quindi, nel campo “Query parameter”, metterò “s”. (nomi comuni dei parametri di ricerca sono “q” per “query”, “qs” per “query string”, “keyword”, e simili).
A questo punto, la configurazione è terminata, e non resta che aspettare i risultati. Questi purtoppo non vengono tracciati retroattivamente, quindi avremo informazioni solo dal momento in cui abbiamo impostato il tracciamento della ricerca interna in poi.
Il primo dato che otteniamo è “quanto viene usata la ricerca”. Io ad esempio ho avuto la conferma di una cosa che già da un po’ di tempo immaginavo, che il form di ricerca del mio blog è troppo piccolo e si perde in mezzo a tutti i contenuti della colonna di destra della pagina, e praticamente sono l’unica a usarlo; quindi, appena avrò un po’ di tempo, metterò mano alla struttura del sito e farò un po’ di pulizie e riorganizzazione.
Poi, naturalmente, ci sono le informazioni su cosa cercano le persone: analizzando l’uso della ricerca nel portale ravennanotizie.it ho un fantastico campionario delle curiosità dei miei concittadini, le cui ricerche si distribuiscono in una coda lunghissima di “interessi particolari”: in dieci giorni, più di un migliaio di ricerche distribuite su quasi 800 keyword diverse, una coda lunghissima di nomi, episodi, incidenti e passioni di cui qui sotto vedete solo l’inizio (uso degli screenshot concesso gentilmente da Wafer).
.. ma sono sicura che potete farvi venire in mente usi molto più produttivi di questa feature di Google Analytics ;-)
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Per WordPress, usando il plugin per GA di YOAST, c’è l’utilissima funzione “track zero result”, che ti traccia separatamente le ricerche fatte che non hanno risultati. cioè cose che la gente si immagina tu abbia e che invece non ci sono. E se non è un desiderata espresso quello… ;)
Grazie Marco :-)
Io sono un po’ restia a usare un plugin per cose che riesco a gestire anche senza, ma prima o poi questo plugin per GA lo testerò su qualche sito ;-)
Sto iniziando anch’io (solo ora) a indagare questa funzione. Noto che la ricerca è “case sensitive” (si vede anche dal tuo screen shop che “Lido Adriano” è considerato diverso da “lido adriano”: c’è il modo che ciò non accada?
Ciao, vedo che questo post è un po’ vecchio ma provo…
Ho difficoltà ad impostare la ricerca sul sito, per una url tipo questa:
http://www.lesparigotes.com/it/cerca?controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=femme&submit_search=
secondo te qual è il parametro da considerare? Grazie, a presto
quello che contiene il termine che hai messo nella ricerca, nella fattispecie “search_query”