Email e newsletter, se usati nel modo giusto, sono uno strumento fantastico per portare traffico al proprio sito e promuovere la vendita di prodotti e servizi.
L’importante è non fare le cose a caso, ma avere una strategia, cioè
Sui punti 1 e 2 non insisterò mai abbastanza: prima di scrivere, dobbiamo sempre porci la fatidica domanda
cosa vogliamo ottenere con questa newsletter?
Vogliamo portare traffico sul sito? Vogliamo promuovere un’offerta specifica? Vogliamo semplicemente ricordare ai nostri clienti che esistiamo e che possono contare su di noi?
Qual è l’azione che desideriamo che faccia chi legge la nostra newsletter? Se non è chiaro nemmeno a noi, difficilmente riusciremo a impostare il testo e la struttura del messaggio in modo efficace.
Nella maggior parte dei casi, quel che vogliamo ottenere è che chi legge il messaggio clicchi su uno dei link per arrivare a una determinata landing page, che in genere si trova nel nostro sito. Una volta sul sito (dove sperabilmente ad attendere il visitatore non ci sarà la homepage, ma una landing page pensata apposta per “mantenere la promessa” fatta dalla newsletter), dovremo tracciare il comportamento successivo del visitatore:
E qui veniamo al punto 3: essere in grado di misurare i risultati delle nostre campagne di email marketing. Se usate un sistema di invio newsletter ben fatto, come Mailchimp, avete a disposizione un report che vi dà informazioni su tutto quel che succede dall’invio della newsletter all’atterraggio sul sito, in particolare
Cosa succede una volta che i nostri click sono diventati visite al sito? Per continuare a seguirle, dobbiamo fare in modo di poterle rintracciare e distinguere dal resto delle visite, e, per farlo, dobbiamo avere l’accortezza di aggiungere ai link della newsletter alcuni parametri.
Se usiamo Mailchimp, ci penserà lui a farlo: basterà ricordarsi, nel momento in cui creiamo la campagna, di selezionare il flag “add Google Analytics track to all URLs”:
Questa operazione fa sì che, in automatico, a ogni link vengano aggiunti i parametri
Esempio: se nella newsletter metto un link alla pagina di iscrizione al corso Vendere Online che ci sarà il 3 aprile a Milano, il link non punterà all’URL
http://www.insana-academy.com/vendere-online/
ma all’URL
http://www.insana-academy.com/vendere-online/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=2012_03_21_vendere_online
Se il mailer che usiamo non ci configura in automatico il tracciamento, o se vogliamo impostare in modo diverso i parametri utm_source e utm_campaign, o aggiungere anche i parametri utm_term (parole chiave) e utm_content (contenuto dell’annuncio), possiamo generare l’URL dei vari link con lo strumento di generazione URL di Google.
Quando analizziamo su Google Analytics le sorgenti di traffico del nostro sito, le visite vengono innanzitutto suddivise in quattro grandi categorie:
Se i link della nostra newsletter non sono stati tracciati impostando i parametri di campagna, li disperderemo un po’ fra il traffico diretto (se la newsletter è stata letta da un client di posta come Outlook o Thunderbird) e un po’ fra i referral, nel caso in cui i destinatari ci abbiano letto e cliccato mentre consultavano la posta dal browser:
Così avremo una serie di “sorgenti di traffico” che sono classificate come “referral”, ma in realtà non sono affatto siti che ci linkano, quanto piuttosto i nostri messaggi email letti nei più vari modi.
Se il nostro è un sito di ecommerce, ci interessa senz’altro esaminare il report “sorgenti di traffico” nella sua versione “ecommerce”, ordinando le nostre sorgenti di traffico in base alle entrate (o al numero di transazioni) generate: se non siamo stati costanti nel tracciamento, vedremo un report come quello sotto, in cui le nostre campagne via newsletter sono sparse in tante voci diverse, che dobbiamo sommare a mano per valutare il risultato effettivo della nostra attività di email marketing.
Il diavolo sta nei dettagli! Non basta definire una strategia e un piano editoriale, occorre anche avere tutte le attenzioni necessarie a poter misurare i risultati di quel che facciamo – per imparare dall’esperienza e ottenere risultati migliori.
Siete interessati all’ecommerce? Martedì 3 aprile a Milano io e Gianluca Diegoli teniamo il corso Vendere online; l’organizzazione è di Insana Academy, e il programma va dalle 5 C dell’ecommerce (catalogo, customer care, contatto, community, contenuti) all’uso di newsletter e social network, al miglioramento dei risultati attraverso l’analisi dei dati. Correte a iscrivervi!
Ogni domenica mando una newsletter, che contiene:
Puoi iscriverti qui.
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Gentile Alessandra,
per sapere quanti click ho su dei link che invio tramite newsletter (finora usavo Mailchimp o Mailup e facevano loro, adesso devo farlo senza) ho pensato di tracciare i link stessi e di analizzarli con Google Analytics.
Ho letto con interesse il tuo post:
https://www.alessandrafarabegoli.it/email-marketing-limportanza-di-misurare/
Dove ritrovo poi il dato tracciato? (immagino questa sia un’informazione inutile per chi ha dimestichezza con Analytics, ma non è il mio caso)
Ciao EV, trovi i dati nella sezione Acquisition>Campaigns; leggi anche questo post sul tracciamento delle campagne. Ti consiglio, se vuoi iniziare a studiare le analytics, di tenere d’occhio il prossimo corso Digital Update Analytics, che faremo in aprile a Bologna; per essere avvisato, iscriviti alla newsletter su Digitalupdate
Grazie mille per risposta e segnalazione, avevo già dato un’occhiata al calendario dei Digital Update. Stavo valutando di frequentare il corso di Web Marketing Operativo di Madri, che potrebbe dare una base di web analysis, da sviluppare poi con un Digital Update su GA (solo per capire di che sto parlando, ecco il programma: http://www.wmspecialist.com/offerta.php?pk_campaign=aresp&pk_kwd=7)
Ottimi anche i corsi di Madri, forse più sull’operatività e le technicalities che sulla strategia rispetto ai nostri. Il nostro corso sulle analytics è un’introduzione e comprende sia google analytics che un po’ di social analytics, considera che non ti vada in sovrapposizione con quello.
Grazie Alessandra, sapevo avrei potuto avere un’opinione competente e spassionata.
Terrò in considerazione entrambi.
Grazie e buon lavoro!