Quando facciamo il giro di presentazioni all’inizio di un corso di email marketing, c’è sempre qualcuno che dichiara di essere lì per capire
come possiamo usare le email per promuoverci, dato che abbiamo raccolto un sacco di indirizzi di aziende a cui potrebbero interessare i nostri prodotti/servizi.
A quel punto io sorrido, sapendo già che passerò tutta la giornata a spiegare perché questo approccio ha probabilità di successo vicine allo zero.
E questo per considerazioni
Sì, perché ormai non puoi dare più per scontato che un messaggio di posta elettronica arrivi nella Inbox del destinatario: potrebbe essere respinto dal server, finire nello spam, o languire per qualche giorno nel tab Promotions di Gmail senza essere mai aperto.
La probabilità che questo accada è tanto più alta quanto più hai l’abitudine di scrivere a persone che:
Vediamo allora di dare qualche risposta alle domande più frequenti di chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’email marketing.
L’unico uso lecito di un indirizzo email trovato su un sito o su un catalogo o nell’elenco degli espositori di una fiera è quello di scrivere un messaggio diretto, con Gmail o Outlook o qualunque sia il sistema che usi, a quella persona.
Certo, puoi prepararti un testo base, un modello di messaggio, una checklist per non dimenticare i punti salienti che vuoi esporre; ma il mio consiglio è comunque di personalizzare qualcosa di più dell’incipit, perché i messaggi fatti con lo stampino si riconoscono subito.
Scrivere un messaggio personale che contiene elementi pensati apposta per “risuonare” in chi lo legge richiede più attenzione, più tempo e più lavoro che non fare un copia-e-incolla; ma probabilmente è l’unico modo distinguerti in mezzo al mare magnum di posta in arrivo, conquistare l’attenzione e magari meritarti una risposta.
NON puoi invece aggiungere quel nominativo e quell’indirizzo alla tua mailing list e usarlo per invii cumulativi, né con un mailer tipo MailChimp, né in copia nascosta: tutto ciò che è invio automatico a più destinatari di un messaggio promozionale è regolato dalle linee guida emanate dal Garante della Privacy per regolare le attività promozionali e scoraggiare lo spam, che ti vincolano a scrivere solo a persone che ti hanno dato un consenso documentato dopo aver letto la tua informativa sull’uso dei dati.
Se lo fai, rischi (anzi, meriti) di essere segnalato come spam; ogni volta che questo accade, diminuisce la probabilità che i tuoi messaggi di posta elettronica arrivino a destinazione, e non solo quelli che mandi cento o mille alla volta, ma anche la posta normale che invii dal tuo dominio.
Qualcuno particolarmente suscettibile potrebbe anche denunciarti al Garante e farti affibbiare una multa di qualche migliaio di euro. Fai tu.
Se durante la chiacchierata che avete fatto allo stand hai spiegato che fai una newsletter e quella persona ti ha chiesto con interesse di riceverla, allora forse io mi arrischierei a inserire il suo indirizzo email nella lista; purché la prima newsletter parta entro pochissimi giorni dall’incontro, che tutti abbiamo la memoria corta.
In realtà sarebbe preferibile scrivere un primo messaggio “a mano” riprendendo i temi di cui avete parlato, e segnalare, in coda al messaggio, il link a cui ci si può iscrivere alla newsletter per ricevere informazioni regolari.
Un’alternativa anche migliore è scaricare e configurare su un tablet la app fornita dal tuo mailer (nel caso di MailChimp, Subscribe), in modo da poter raccogliere le iscrizioni alla newsletter direttamente allo stand (o in negozio, o alla reception).
Ci vuole un po’ di attenzione. Le già citate linee guida in materia di email promozionali ammettono la possibilità di mandare ai clienti dei messaggi promozionali, anche non esplicitamente richiesti, a due condizioni:
Attenzione: il principio di opt-out (ti scrivo finché non mi chiedi di smettere) vale solo ed esclusivamente per chi è già cliente; per tutti gli altri, vige la regola dell’opt-in (ti scrivo solo dopo che mi hai dato il permesso di farlo).
Prima di chiedere, devi dare, e per costruire una lista di contatti che ti sia davvero utile devi fare prima tutti i compiti.
Aggiornamenti regolari? offerte irresistibili? una selezione particolare di risorse difficili da trovare altrove? i vantaggi di appartenere a un club davvero esclusivo?
Qualunque sia la tua proposta, deve trattarsi di qualcosa che risponde alle loro domande, le aiuta a superare i loro ostacoli e le avvicina ai loro obiettivi; se porta vantaggio solo a te, sarà ignorata o cestinata con fastidio.
Dove, quando e come puoi trovare le persone potenzialmente interessate a te per mettere davanti ai loro occhi la proposta che hai costruito per loro? Le occasioni possono essere più d’una:
Anzi, anche il marketing ormai, o smetti di tenerlo chiuso in un silos e inizi a infonderlo in tutto ciò che fai — progettazione, produzione, vendita, assistenza — o non lo stai facendo nel modo giusto.