L’ultima novità Mailchimp riguarda — finalmente! — le care vecchie email, e introduce uno strumento utilissimo per collegare ciò che accade sul nostro sito Internet alle campagne Mailchimp: gli eventi.
Io e Roberto Pasini, nei mesi scorsi, abbiamo partecipato alla fase di test della nuova funzionalità quando ancora era in beta, e l’abbiamo fatto sperimentando su una cavia decisamente importante per noi: il sito di Digital Update.
Non è stato tutto rose e fiori, e non sono mancati i salti sulla sedia quando qualche comportamento anomalo generava dei problemi più o meno imbarazzanti nelle comunicazioni con gli iscritti, ma nel complesso è stata un’esperienza veramente interessante, che ci ha permesso anche di dare qualche suggerimento (e di vederlo accolto poi nella versione definitiva).
Ma partiamo dall’inizio.
Lo scopo di questa feature è far comunicare in maniera più puntuale e specifica il sito web e l’account Mailchimp, registrando azioni che vengono compiute sul sito e permettendo di innescare la partenza di una campagna Mailchimp o di registrare sul record di un contatto un’informazione utile ai fini della segmentazione.
Immagina di volere intercettare un certo evento che avviene sul sito, ad esempio la visualizzazione di una pagina, il download di un PDF, la partenza di un video, l’apertura di un menu a tendina; se l’azione viene compiuta da un utente collegato, o se la persona che è sul sito lascia il proprio indirizzo email, con una chiamata alle API tu puoi inviare a Mailchimp un messaggio che dice, in sostanza:
al giorno e ora <timestamp> è avvenuto un evento <nome dell'evento> collegato al contatto <id del contatto>.
Questa informazione può rimanere semplicemente registrata per un po’ (poi vediamo sotto per quanto tempo) sul log attività del contatto, disponibile per eventuali segmentazioni:
ma può anche dare luogo alla partenza di una campagna automatica di nuovo tipo, attivata appunto dall’evento stesso:
No, per due motivi: il primo è che gli eventi restano disponibili anche come informazioni utili alla segmentazione; il secondo è che, come vedrai fra poco, gli eventi sono più flessibili e differenziabili della chiamata “secca” alle API.
Quando mi hanno proposto di partecipare al beta test degli eventi ero alle prese con un problema pressoché irrisolvibile, legato alle informazioni post-iscrizione dei corsi online Digital Update.
Quello che stavamo cercando di fare era automatizzare l’invio delle istruzioni per iniziare a seguire il corso online non appena avuta la certezza del pagamento dell’iscrizione.
La prima cosa a cui avevamo pensato era un’Automation di tipo “ecommerce” collegata all’acquisto di un prodotto specifico:
Avevamo quindi creato le prime serie automatiche, pronte a partire “immediatly after the contact has purchased a specific product”; con nostro grande disappunto, però, la cosa funzionava solo nei casi in cui l’iscrizione avveniva con pagamento via PayPal, mentre chi acquistava un corso online pagando con bonifico non riceveva nessun messaggio.
Ragionandoci su, abbiamo capito che la ragione sta nella struttura dei dati che l’ecommerce passa a Mailchimp riguardo agli acquisti:
Se il pagamento avviene contestualmente all’acquisto (con PayPal o altro metodo immediato), le due informazioni partono insieme e Mailchimp registra “carrello inserito al momento X, acquisto effettuato al momento X” e fa partire l’automation (immediatly after X).
Se invece si sceglie un pagamento differito, passa un intervallo di tempo δ fra il momento dell’acquisto e la registrazione del pagamento; quindi al momento X viene inviato a Mailchimp un carrello con timestamp X; quando il cliente fa il bonifico e lo manda a Digital Update, la nostra amministrazione, appena possibile compatibilmente con le altre cose che ci sono da fare, registra l’ordine completato, e questo avviene nel momento X+δ; ed è solo in quel momento che l’ordine, che comunque conserva il timestamp X, viene mandato a Mailchimp, dove però l’automazione non scatta… perché è già passato il momento magico immediatly after X!
Frustrante, no?
Quando abbiamo avuto in mano gli eventi, abbiamo subito capito che la soluzione stava lì e Roberto (sia lode ai web designer che sono capaci di scrivere del buon PHP e non solo di installare dei plugin) ha fatto sì che:
Lato Mailchimp, io ho trasformato tutte le vecchie automazioni “post-purchase of a specific product” in automazioni “event triggered”, innescate ciascuna dall’evento product_paid_<id prodotto giusto>. In questo modo, tornando al log attività del nostro contatto, alla registrazione del pagamento (immediato o differito che sia) segue subito l’invio del messaggio opportuno.
Vorrei poter scrivere “e da allora tutto è filato liscio come l’olio”: non è andata proprio così, ma vi risparmierò i dettagli dell’assestamento dalla beta al rilascio ;-)
In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene, e oggi le nostre automazioni sono up and running e a noi stanno venendo in mente tante nuove applicazioni, tipo: generare un evento ogni volta che un corsista termina una lezione, per inviare dei follow-up specifici o fare in modo che, se qualcuno non va avanti con le lezioni, gli arrivi un messaggio “va tutto bene?”; ci manca solo il tempo per metterci lì a implementarle.
Con l’avvento del nuovo listino, anche la disponibilità delle varie funzionalità è differenziata in base al piano acquistato; in particolare, gli eventi sono disponibili sono negli account Legacy, che sono quelli attivati prima del 15/5/2019, e nei nuovi piani a pagamento, con differenti tempi di conservazione dei dati nel log attività dei contatti:
Anche con queste limitazioni e con le recentissime variazioni (al rialzo) dei listini Legacy, io mi tengo ben stretti i miei account a pagamento coi vecchi listini, e ti consiglio di fare altrettanto se ne hai uno.
Quasi ogni giorno che apro Mailchimp trovo una novità piccola o grande: il calendario marketing, le automazioni spostate in un menu a sé, un elemento nuovo nella dashboard; e non è detto che ciò che vedo in un account poi me lo ritrovi anche negli altri, perché la distribuzione delle novità è graduale.
Questo è il motivo per cui, più passa il tempo, più la prospettiva di mettermi a girare un corso online aggiornato su Mailchimp mi sembra un po’ un incubo, ma dovrò scalare anche questa montagna, proprio perché – lo vedo ogni giorno quando tengo corsi o vado dai clienti – c’è tanto bisogno di fare ordine in tutta la materia, soprattutto se usi Mailchimp non solo per i tuoi progetti ma anche per quelli dei tuoi clienti.
PS: se ti va di provare a giocare con gli eventi Mailchimp, qui trovi la documentazione ufficiale. Enjoy!
Ogni domenica mando una newsletter, che contiene:
Puoi iscriverti qui.