Nel 2012 Facebook ha modificato radicalmente la struttura delle pagine, introducendo la cosiddetta Timeline o Diario: che vi piaccia o no (a me personalmente piace moltissimo, sia per i profili personali sia per le pagine), è con questo formato che dovete fare i conti, imparando a conoscerne caratteristiche e opportunità.
Queste ultime sembrano peraltro interessanti, come mostra un’analisi dell’impatto dell’introduzione della Timeline: secondo questo studio, se confrontato alla vecchia struttura di pagina, il formato Diario ha generato
È vero che buona parte di quel che pubblicate non viene visto all’interno della pagina, ma immerso nel flusso dei post della bacheca: tuttavia, il modo in cui si presenta la pagina è cruciale sia per convincere nuove persone a iscriversi, sia per consentire ai vostri iscritti di trovare e condividere i contenuti che più vi interessano.
Partiamo quindi dalla prima cosa che si vede quando si arriva su una pagina, l’immagine di copertina: preparate una bella immagine, possibilmente già nel formato giusto (851 x 315 pixel), e ogni tanto cambiatela, perché
Esempio: a settembre la pagina Facebook di Marina Romea mostra la spiaggia nella sua veste autunnale, dove non si sta più in costume ma magari si può fare una passeggiata a cavallo:
Nell’immagine di copertina non potete inserire nessun tipo di “call to action”:
L’unico stratagemma che potete eventualmente usare per suggerire a chi non è ancora iscritto di fare clic su “mi piace” è quello di fornire una traccia visiva che li accompagni verso il punto dove si trova il pulsante “mi piace”: può essere un elemento importante della copertina che si trovi in basso a destra, o la composizione stessa dell’immagine che formi una linea che va a terminare sopra i pulsanti.
Esempio: nella cover della pagina di Baby Center, la disposizione e il “peso” degli elementi dell’immagine di copertina portano naturalmente gli occhi a posarsi sui pulsanti sotto.
Il logo – che, lo ricordiamo, deve essere un’immagina di buona qualità in grado di ridimensionarsi bene dai 180x180px della copertina ai 32x32px dei commenti – può essere integrato in modo creativo con l’immagine di sfondo, come avviene ad esempio in “A tavola con Annalisa“:
Uno dei modi più efficaci per creare interazione e coinvolgimento è quello di “metterci la faccia”, non solo la vostra ma anche – se potete farlo – dei vostri clienti e fan: in questo (e non solo per quanto riguarda Facebook, ma in tutta la sua presenza online) è maestro l’Hotel Cernia, la cui pagina Facebook in questo momento apre con una foto di gruppo scattata alla partenza di uno dei picnic d’A-mare (se guardate bene la foto, troverete qualcuno di vostra conoscenza).
Non c’è niente da dire: le immagini funzionano meglio. Dicono più di mille parole, entrano in sintonia con la parte emotiva del nostro cervello, spiegano “a colpo d’occhio”.
Nel formato Timeline le foto hanno grande evidenza, gli stessi link mostrano un’anteprima più grande e più invitante, e il tab Photos è l’unico che non può essere spostato dalla prima fila, immediatamente sotto alla copertina.
Il primo consiglio quindi è quello di usare belle foto, e di usarle più spesso di prima, anche al posto dei link. Guardate ad esempio come viene mostrato un post in cui, invece di condividere il link, ho condiviso una foto e ho messo il link nella descrizione.
Un tipo di contenuto che tende a generare interazioni e condivisioni sono le immagini che contengono del testo: le più scontate massime da cioccolatini scritte sopra un tramonto da cartolina, i commenti stampati sopra alle facce del politico di turno, i classici “keep calm and…”, e ogni tanto qualche esempio un po’ meno scontato come questo, pubblicato da Magda Paolillo:
Se sapete di poter contare almeno su un piccolo gruppo di aficionados, solleticateli facendo domande e sollecitando direttamente una risposta: come ricorderete, più le persone commentano i vostri post, più cresce il vostro Edge Rank e più aumenta la probabilità che finiate sotto agli occhi di qualcuno che ancora non è un vostro fan. Qui sotto Davide “Tagliaerbe” Pozzi ci offre un ottimo esempio di questa tattica, tanto più efficace per il tipo di immagine usata, il viso di una persona.
Usate l’opzione Highlight (la stellina che compare quando passate col mouse sull’angolo in alto a destra del post) per fare occupare a determinati post tutta la larghezza della pagina, soprattutto se avete un’immagine d’impatto: guardate ad esempio questo post dalla fanpage Ducati:
Potete anche tenere in cima alla pagina per una settimana un particolare post, usando l’opzione Pin to Top:
Su Facebook i contenuti invecchiano velocemente, quindi cercate se possibile di pubblicare spesso, naturalmente se avete qualcosa di interessante da dire. Non mi dilungo oltre su questo discorso, perché do per scontato che abbiate impostato un piano editoriale, e che non improvvisiate giorno per giorno (mi sbaglio?).
Aggiornamento: grazie a Elena Giordano, segnalo questo articolo in cui si analizza la relazione fra la frequenza giornaliera dei post e l’engagement degli iscritti alla pagina, arrivando alla conclusione che… non esiste alcuna correlazione, perché quel che conta è pubblicare contenuti rilevanti per i nostri fan. Ok, un altro punto a favore del buonsenso.
Sfruttate la possibilità di pianificare in anticipo la pubblicazione dei post, impostandone la data e l’ora dalla maschera di inserimento.
Sì, lo so che esistono strumenti come HootSuite che già consentono di programmare in anticipo la pubblicazione dei post, ma, credetemi, fra un post proveniente da un tool esterno e uno “nativo” Facebook avrà sempre un occhio di riguardo per quest’ultimo.
E per oggi direi che è tutto: buon lavoro!
Ogni domenica mando una newsletter, che contiene:
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Aggiungo un dato che forse potrà tornare utile: oltre all’uso del viso e quello delle domande (e quindi risposte), ho notato che quel tipo di post su Facebook è ottimo per le conversioni (attenzione, nel mio caso per conversione si intende fare nuovi iscritti alla newsletter).
Se calcolo il tempo che ci metto (=qualche secondo), i costi (=zero) e i risultati ottenuti (=diversi nuovi iscritti per ogni singolo post), direi che il sistema funziona alla grande :-)
sempre precisa ed efficace e pure piacevole da leggere, il che non guasta ;)
grazie per questi post, utilissimi a descrivere nei dettagli in cosa consiste fb ai clienti che vorrebbero, ma non capiscono bene quale investimento di risorse comporti
Semplice e concreto, bel post.
Per la conversione, aggiungendo una nota al commento di Tagliaerbe, sarebbe anche utile che il link nel post di Facebook rimandasse ad una landing page strutturata per convertire, altrimenti non ‘finonzia’ (come dicono gli esperti) ;-)