Ho passato l’ultimo giorno di gennaio a Venezia insieme a Miriam Bertoli, per una giornata di lavoro sulle rispettive strategie di progettazione, creazione e distribuzione dei contenuti.
Perché il lavoro che abbiamo fatto io e Miriam e di cui io racconto qui una parte – il resto lo puoi leggere nel suo blog – è qualcosa che tutti dovremmo fare almeno una volta ogni anno, per allineare obiettivi, strategie e uso delle nostre risorse.
Sia io che Miriam siamo stimate professioniste, con richieste, casi importanti da raccontare, lavoro che arriva senza troppo sbattersi per cercarlo. Tutto questo è il frutto di una reputazione costruita negli anni e mantenuta continuando a offrire con generosità la nostra competenza: sui rispettivi blog e libri, nei talk agli eventi, quando facciamo formazione e naturalmente quando lavoriamo a fianco dei nostri clienti.
Proprio perché di lavoro da fare ne abbiamo tanto, dobbiamo dosare con attenzione le attività necessarie per far sì che le richieste continuino ad arrivare: non troppe, che altrimenti non riusciremmo a gestirle, non dalle persone o sui progetti sbagliati, per non disperdere energie; insomma possibilmente il numero giusto di richieste su progetti che corrispondono a ciò che sappiamo fare bene e che genera un valore percepito alto, per cui i clienti siano disposti a pagarci volentieri quel che chiediamo.
Da qui la necessità di riesaminare – con l’aiuto di uno sguardo esterno ed esperto – la nostra content strategy, sia per capire se stiamo creando i contenuti giusti, sia per valutare se nella nostra strategia di distribuzione ci sono delle falle o delle occasioni che non sfruttiamo adeguatamente. Come scrivevo nella newsletter del mese scorso:
La mia parola del 2020 è ALLINEARE
Nel senso yoga di mettere in fila il corpo, l’intenzione e il respiro; concentrarmi sugli obiettivi, ridurre poco alla volta le dispersioni e mettere l’energia dove serve.
Le mie energie professionali sono distribuite su tre ambiti, con vari gradi di connessione e interazione reciproca:
Digital Update e il Freelancecamp in certe fasi tendono a cannibalizzare e oscurare tutto il resto, ma io non ho intenzione di abbandonare la consulenza di email marketing, anzi. Certo non posso né voglio più seguire il day by day di un cliente, ma so di poter dare il meglio di me in due tipi di attività:
La domanda quindi è: quale strategia mi aiuta a essere sempre più la persona da chiamare quando hai un progetto di email marketing da rimettere in forma o quando vuoi che la tua agenzia diventi un drago nell’email marketing?
Definiti gli obiettivi e identificate le buyer personas per ciascuno dei miei tre ambiti di attività (non c’è solo la consulenza, perché io voglio comunque continuare a dire cose interessanti anche a chi potrebbe formarsi con Digital Update o partecipare a un Freelancecamp), ho ragionato su:
Quindi adesso ho la mia todolist: post da scrivere, email da pianificare, contenuti da inventariare, offerte di servizi da strutturare ancora meglio: stay tuned.
È stato proprio un parto, perché sono mesi che la covo, questa versione nuova, completamente aggiornata del video corso su Mailchimp. A fine novembre ho cominciato a mettere in ordine le slide, da metà dicembre a tutte le vacanze di Natale ho registrato gli screencast, a gennaio li ho rivisti tutti e ho preparato i commenti audio, infine c’è stata una lunga giornata di riprese; poi, grazie allo staff Digital Update e a quei maghi di Vudio, in pochi giorni i video sono stati pronti per andare online.
Il corso è in vendita su Digital Update, sono più di sette ore di video, e come sempre chi ha domande e dubbi, dopo aver studiato i video, può parlarne nel gruppo Facebook Digital Update, dove si impara tutti i giorni dai casi degli altri.