In vista delle elezioni amministrative che si terranno a maggio, anche il sindaco uscente inizia a far campagna elettorale online, e devo dire che chi gliela gestisce non brilla per l’uso eccellente della rete.
Disclaimer: alle precedenti elezioni amministrative, Wafer seguì tutta la comunicazione online di Matteucci, con me a capo del progetto. Mettemmo online a fine 2005 – 7 mesi prima delle elezioni – il sito www.fabriziomatteucci.it (inutile linkarlo perché dopo le elezioni ci venne chiesto di sostituirlo con una pagina di bio che rimandasse al sito del comune), e si trattava di un sito che, per l’epoca, era discretamente innovativo: per dirne una, raccogliemmo un gran numero di “supporter” disposti a “metterci la faccia” e scrivere sul sito il loro messaggio d’appoggio al candidato, nonostante molti nel comitato elettorale storcessero il naso rispetto a questo incoraggiamento della “smania di protagonismo delle persone comuni”.
Ora che a Ravenna lavoro pochissimo, mi concedo il lusso di osservare da fuori come si muovono i vari attori del palcoscenico cittadino, senza preoccuparmi troppo di chi faccia cosa.
Ho notato quindi che da qualche giorno sulla homepage del portale Ravennanotizie.it esce un banner di Matteucci:
Mi sarei aspettata, cliccando sul banner, di arrivare al nuovo sito, invece il banner porta a un video su YouTube: un banale spot, in cui i commenti e perfino i “mi piace/non mi piace” sono stati disabilitati. Complimenti, molto 2.0.
Il video ha come titolo “Ravenna di tutti”, ma manca di tag e descrizione (le prime cose che bisogna impostare per farlo indicizzare bene).
Che sia uno spot di Matteucci, non risulta nemmeno dal canale YouTube, infatti non è stato creato un canale apposta per la campagna, ma il video l’ha pubblicato l’utente ceccx, che ha al suo attivo solo un altro “video volo test”.
Infatti, se uno cerca su Google “Ravenna di tutti”, trova solo un link che riguarda la campagna: un post piuttosto critico del blog sulla querelle “Ex orfanelle Galletti Abbiosi” (non vi sto a tediare sulla questione ultracittadina riguardante la destinazione d’uso di un ex orfanatrofio..), il resto sono risultati che non c’entrano nulla con la campagna elettorale.
Ho allora provato ad andare direttamente sul sito www.ravennaditutti.it: ecco il risultato:
Evidentemente il sindaco uscente è tanto sicuro di replicare il suo successo del 2006 che può permettersi di lasciare la rete completamente non presidiata. Vedremo se, alla lunga, avrà ragione.
Post scriptum – le facili regole di base:
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Tra Matteucci e web 2.0 non c’è nessuna relazione. La libertà di espressione è cosa che spaventa il nostro paterno primo cittadino. Se n’è avuta prova, ancor di più, nella gestione delle sue pagina fb, quelle a suo nome e quella “Sindaco per un giorno ( una sorta di reality). Molteplici sono state le persone oscurate a causa, non di gratuiti insulti, ma di opinioni da lui, evidentemente, non condivise. E’ questione non abbastanza dibattuta, trascurata da tutte le testate, che la dice lunga sulla cultura, non solo 2.0, ma civica tout court della città. Che il modo in cui la politica gestisce comunicazione e rapporto con i cittadini non sollevi perplessità di carattere etico è cosa confacente a quei settori che l’hanno sempre vissuti come mera propaganda. Va detto: atteggiamento indegno per chi si proponga come capitale della cultura.
Alla fine il paradosso è che se vuoi interloquire col tuo sindaco ( “Sarò il sindaco di tutti” ah ah ah ) la via classica, l’appuntamento de visu, ti è precluso se non sei già addomesticato ( il sottoscritto aspetta dall’agosto del 2009 un cenno della segreteria che probabilmente mai giungerà), e on line pure, se non posti peana e encomi solenni o fai il bambino “educato” in odore di piaggeria. Il “non mi piace”non è previsto tra i fondamentali della comunicazione di Matteucci. Satrapia allo stato puro. Saluti. MG