Ieri sera sono saltata sulla sedia quando ho visto Vincenzo Cosenza twittare che l’Edge Rank, cioè il criterio con cui Facebook sceglie quali aggiornamenti farci vedere, sarebbe andato in pensione:
#Facebook ha annunciato che ha mandato in soffitta il suo algoritmo #EdgeRank. Nei prossimi giorni spiegherà meglio come cambia.
— Vincenzo Cosenza (@vincos) August 6, 2013
Come tutti (voi che leggete il mio blog) sapete, quando apriamo Facebook non vediamo ogni singolo post / immagine / commento / like / condivisione che hanno fatto i nostri amici, le persone che seguiamo o le pagine su cui abbiamo messo “mi piace”: Facebook fa una selezione di questi contenuti e ci presenta quelli che, in base alle sue valutazioni, dovrebbero essere più rilevanti per noi.
Questo criterio di ordinamento è stato fino a oggi chiamato col termine Edge Rank: se “edge” è qualunque tipo di “notizia” (un post, un link, una foto, un video, un “mi piace”, un commento, un cambio di status, e così via), l’edge rank è l’ordine in cui ci vengono presentate le attività della nostra rete.
L’Edge Rank è uno degli argomenti su cui lavoriamo di più durante i nostri corsi Digital Update, perché è vitale, per chi gestisce una pagina Facebook, far sì che i propri post abbiano un ranking alto, in modo che più persone possibile li vedano nella propria bacheca Facebook.
Nelle mie lezioni di Social Media Marketing fino a oggi io ho sempre spiegato così i fattori che determinano l’Edge Rank:
Vediamo ora cosa cambia, e come: la fonte delle notizie è Facebook stesso, e in particolare un post del blog facebook for business.
All’apparenza, nessuna traccia di Edge Rank: il termine non viene mai usato; tuttavia, fin dalle prime righe è chiarissimo l’argomento di cui si sta parlando:
[in Facebook] lavoriamo costantemente per migliorare il News Feed [bacheca], e ogni tanto facciamo degli aggiornamenti all’algoritmo che determina quali storie vengono mostrate per prime. […]
Lo scopo del News Feed è quello di fare arrivare i contenuti giusti alle persone giuste, in modo che queste non si perdano degli aggiornamenti che sono importanti per loro. Idealmente, vorremmo che ciascuno vedesse nel suo News Feed tutte le storie a cui è interessato, nell’ordine giusto di priorità.
Secondo i dati dichiarati da Facebook, ogni volta che ciascuno di noi si collega ci sono in media 1500 nuovi aggiornamenti prodotti da amici, persone seguite e pagine a cui siamo iscritti: di questi, ne viene selezionato e mostrato nel News Feed circa un quinto, cioè 300 post.
Il criterio in base al quale viene fatta questa scelta è determinato sia dal nostro comportamento, sia dal feedback che Facebook registra da parte degli altri utenti; direttamente dalle parole del blog Facebook:
L’algoritmo che determina il News Feed risponde a segnali da parte vostra, ad esempio:
- quanto spesso interagite con l’amico, la pagina o il personaggio pubblico (es. un attore o un giornalista) che ha generato il post
- il numero di like, condivisioni e commenti che quel post ha ricevuto da parte di tutti gli altri utenti, in particolare dai vostri amici
- quanto spesso avete interagito in passato con quel tipo di post
- se voi o altre persone hanno nascosto o bloccato quel post
Finora, niente di nuovo sotto il sole: sono i vecchi fattori affinity e weight di cui si parla da tempo.
Ecco che però Facebook annuncia delle novità:
Se fino a poco tempo fa il fattore recency spingeva irrimediabilmente verso il basso i post che non avevamo visto subito, oggi, se questi post hanno generato molte interazioni (il post parla di “like e commenti”, ma io tendo a pensare che vengano considerate anche le condivisioni e, perché no, i clic sui link), allora quel post verrà “ripescato” dal fondo del newsfeed e riportato in alto, alla nostra attenzione.
In realtà, a me pare che questo succedesse già da un po’, perché mi capita di veder “riemergere” dei miei aggiornamenti vecchi di uno o due giorni ma che continuano a generare commenti…
In base ai primi test condotti dopo l’aggiornamenti dell’algoritmo, Facebook dichiara che aumentano in generale le interazioni coi post: +5% di like, commenti e condivisioni sui post degli amici, e addirittura +8% su quelli delle pagine.
Inoltre, mostrare più in alto dei post potenzialmente più interessanti aumenta il numero totale di contenuti effettivamente letti, cioè allunga lo scroll della bacheca:
Prima di queste modifiche, le persone leggevano in media il 57% dei post del proprio News Feed, e non scorrevano abbastanza la pagina per visualizzare il restante 43%; ora che riportiamo in alto i post (potenzialmente interessanti) non ancora letti, la percentuale di storie effettivamente visualizzate è aumentata al 70%.
Io, per non smentire la mia fama di dispensatrice di buonsenso, la direi così:
Se proponi alle persone contenuti potenzialmente più interessanti, le persone leggono di più.
Uh, che novità!
Insomma, state sereni: il problema non è spaccarsi la testa per capire nel dettaglio come funzionano gli algoritmi, ma trovare – nella propria vita, nelle cose che si fanno, nell’esplorazione della realtà – materia di interesse che risuoni nel cuore e nella mente di quelle persone lì, proprio loro che sono già iscritte alla vostra pagina, o che voi vorreste fare iscrivere. Al lavoro!
Ogni domenica mando una newsletter, che contiene:
Puoi iscriverti qui.
1 commento a “L’Edge Rank non va in soffitta, anzi migliora (anche se non si chiama più così)”
Non è più possibile commentare questo post