Una delle caratteristiche utili del Kindle – di cui ho scritto un paio di recensioni subito dopo l’acquisto sull’altro mio blog, e una più meditata su GGD Life – è quella di permettere a chi legge di evidenziare alcune parti del testo (si possono anche aggiungere note, ma la tastiera non proprio comoda e priva di gran parte dei caratteri speciali rende meno pratica da usare questa caratteristica).
Le sezioni evidenziate (highlights) possono essere cercate a parte, e si può navigare nel testo saltando da un’evidenza all’altra, per ritrovare velocemente i passi che si sono sottolineati.
Fino a poco tempo fa, highlights e note erano disponibili scaricando dal Kindle un file di testo, myClippings.txt. Comodo poter avere a disposizione i testi, un po’ meno dover attaccare il cavetto, cercare il file, cercare al suo interno i pezzi utili..
Da alcuni giorni però Amazon ha messo online Amazon Kindle, un’applicazione web che permette di fare ricerche sui titoli della vasta libreria disponibile su questo device, e vedere i passi che sono stati sottolineati da tutti i lettori. Entrando col proprio account Amazon, si può compiere la stessa ricerca all’interno della propria biblioteca Kindle, e ottenere – direttamente utilizzabili – i passi sottolineati e le annotazioni fatte.
Ma non è finita: mentre si legge un libro, capita ora di vedere – segnate da una tenue sottolineatura – le frasi che sono state evidenziate da altri lettori, accompagnate da una piccola nota tipo “42 people highlighted this”. Un po’ come quando, prendendo in prestito un libro dalla biblioteca, trovavamo sottolineati i passi che altri lettori prima di noi avevano ritenuto importanti.
Confesso che ne sono rimasta un po’ turbata. Questa novità mi mette prepotentemente di fronte al fatto che i libri sul Kindle io in realtà non li possiedo, ma li ho solo “in uso”, proprio come accadeva in biblioteca; è Amazon che me li dà in lettura, non gratuitamente ma a un prezzo che di fatto va a pagare una praticità d’uso che io considero conveniente.
D’altra parte, mi emoziona un po’ sentirmi parte di una comunità di lettura tanto più ampia, e contribuire anch’io – con le mie sottolineature – a mettere in evidenza pensieri e concetti che mi colpiscono.
Qualche altro lettore di KindleBooks ci ha fatto caso? che ne pensate?
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Interessante articolo! Secondo voi, quali partnerships e convergenze sono ipotizzabili tra piattaforme social come Anobii e le società produttrici dei lettori di e-books?