Annunciata da giorni di “allarme meteo”, ieri sera a Ravenna e in tutta l’Emilia Romagna è arrivata la neve.
Il “piano neve” del Comune di Ravenna, predisposto e sbandierato dall’inizio dell’inverno, metteva in conto la possibile chiusura delle scuole in caso di neve e gelo:
Chiusura delle scuole
Nel caso in cui le precipitazioni nevose dovessero risultare talmente abbondanti da compromettere seriamente la sicurezza degli spostamenti, il Sindaco potrà emanare un’ordinanza di chiusura degli Asili Nido e delle scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale. In questo caso i genitori potranno apprendere la notizia dal sito istituzionale del Comune di Ravenna all’indirizzo www.comune.ra.it oppure telefonando al numero 0544.485485. I dirigenti scolastici e le famiglie sono state preventivamente informate attraverso una campagna di comunicazione.
Tutti noi genitori quindi, da ieri, sapevamo che le fonti di informazione a cui fare riferimento erano due: la homepage (sic!) del sito del Comune e un numero telefonico su cui presumibilmente un nastro registrato ci avrebbe detto se portare a scuola i nostri figli o se tenerli a casa.
Stamattina io, come decine di migliaia di altri, mi sono svegliata (poco prima delle 7), ho guardato fuori dalla finestra la neve e le strade imbiancate, e ho seguito le istruzioni; e, come tutti gli altri, ho constatato che:
Se non credete a me, guardate la posta dei lettori del locale quotidiano online (oltre al ritaglio qui sotto, ci sono decine di altri messaggi dello stesso tenore e contenuto)
Solo alle sette e tre quarti sull’homepage del Comune di Ravenna è comparsa una riga in più (scritta in rosso come tutto il resto, tanto per confondersi meglio), che ci avvisava che oggi le scuole sarebbero rimaste aperte:
Nel frattempo, il “numero dedicato” continuava a non rispondere o a dare occupato.
Ora, io dico sempre che non voglio lavorare gratis, ma per questa volta voglio fare un’eccezione, e regalare al Comune di Ravenna (e a tutti i comuni che ancora non si sono dotati di sale in zucca, oltre che di sale da spargere per le strade) un semplice ed economico
Fate i comunicati stampa, fate la linea telefonica dedicata, per carità: servono anche quelli. Però fate anche queste altre cose:
Non è necessario che registriate un dominio apposta, per carità! basta che vi facciate configurare dai vostri informatici, con un po’ di anticipo, un indirizzo tipo “neve.comune.ravenna.it” e lo facciate puntare a una pagina web che pubblicherete su un server che possa scalare agevolmente una gran quantità di richieste contemporanee (tipo il Google App Engine). Qui basterà una pagina, anche un HTML statico, che un volonteroso webmaster aggiornerà al volo.
Aprite uno straccio di pagina Facebook, se ancora non ce l’avete: pubblicizzatela dappertutto, e scriveteci SUBITO cosa devono fare i cittadini: ci penseranno loro a fare il passaparola
Scegliete e pubblicizzate con qualche giorno di anticipo un semplice hashtag, tipo #neveravenna: usatelo per twittare al volo le istruzioni, come già fanno tanti sindaci, più o meno famosi.
#firenzeneve efficace il lavoro notturno di tanti (grazie!), tutto è pronto per l’apertura delle scuole in città a #Firenze
— Matteo Renzi (@matteorenzi) Febbraio 1, 2012
Collegamento in diretta con Primocanale. Confermo che a Cairo domani le scuole saranno aperte mentre a Genova chiuse…
— portasoprana (@fulviobriano) Gennaio 31, 2012
I cittadini, i giornalisti, tutti quelli che usano Twitter sapranno cosa cercare, e vi aiuteranno a dirlo in giro, nel momento in cui serve, non quando ormai la gente si è messa (o non si è messa) per strada.
È tutto gratis, o costa pochissimo: quello che costa è la vostra incapacità.
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Guarda ora il sito del comune di Reggio Emilia:
http://www.comune.re.it/ e
http://www.comune.re.it/neve.html
Hanno letto il tuo post!
Grazie @Lorenzo, ho trovato solo ora il tempo di seguire i tuoi link, e veramente è come dici, hanno fatto le cose semplici ma funzionanti.