Nel 2009 ho scoperto MailChimp, ed è stato amore a prima vista.
Da tempo cercavo uno strumento per gestire newsletter e campagne di email marketing che fosse al tempo stesso completo e semplice da usare, e che potessi sperimentare senza spenderci troppo – anzi, possibilmente a costo zero.
I tool gratuiti che avevo visto mi sembravano tutti poveri, limitati, bruttini e macchinosi; quando, grazie a non so più quale link su quale blog, sono arrivata sulla colorata homepage di MailChimp, quasi non credevo ai miei occhi.
Un sito ben fatto, veloce, e con un modello freemium che sembrava fatto apposta per me: piano “forever free” gratuito, con un limite di 500 iscritti e 2.000 email/mese che superava abbondantemente le mie esigenze (adesso l’hanno portato a 1.000 iscritti e 6.000 email/mese).
Per attivarlo, mi è bastato compilare il form di registrazione, pronti via! Dentro, tutto quel che serve per creare liste, inviare newsletter, verificarne i risultati, con un’abbondanza di opzioni imbarazzante se penso alla scarsità di certi sistemi a pagamento che ho avuto modo di usare.
Al tempo stesso, nonostante l’abbondanza di opzioni, tutte le operazioni sono guidate da un sistema di menu chiaro, il “cosa fare adesso” è sempre evidenziato nel modo migliore, le cose importanti sono messe bene in risalto rispetto agli accessori.
Usare un buon sistema di invio di newsletter presenta moltissimi vantaggi rispetto al mandare decine o centinaia di email dal proprio client di posta; per citare i principali:
In MailChimp, oltre a questo, ci sono decine di templates già pronti (e testati su moltissimi client di posta, anche web) e vari modelli “neutri” pronti per essere personalizzati. In questo modo, essere operativi è praticamente immediato.
Ieri sera, ad esempio, in un paio d’ore scarse ho ricreato dentro a MailChimp tutta la newsletter del Romagna Business Club:
E stamattina, puntuale, la newsletter è partita e arrivata a destinazione, e io ogni tanto vado a controllarne il report:
Niente di eccezionale, come vedete: ma tutto liscio e semplice come deve essere.
Io sono notoriamente pigra e frettolosa, quindi uso i template base con una personalizzazione grafica minima: del resto, sono convinta che la semplicità paghi, e che le email funzionino meglio così. Ma, per i patiti della creatività, ci sono tutte le opzioni per impostare le newsletter più mirabilanti.
Sempre in pochi minuti, si creano i form di iscrizione alla newsletter da linkare o inserire direttamente nel proprio sito.
Se nell’indirizzario abbiamo nomi e cognomi (e qualunque altro dato ci venga in mente di gestire), possiamo usare codici di sostituzione per personalizzare oggetto e contenuto delle email (“Alessandra, ecco i corsi del prossimo trimestre” ottiene in genere un tasso di apertura quasi doppio che il generico “Ecco i nuovi corsi”).
I possibili collegamenti coi social network sono tantissimi, a partire dal fatto che, quando inseriamo un indirizzo email, se questo è associato a un Gravatar MailChimp ci mostra, attaccato al nome, l’immagine sua ☺
Come in ogni servizio, qualche volta le cose non funzionano a dovere: ci sono upgrade di server, nuove features che rivelano problemi non previsti, insomma le solite cose che capitano. Quello che invece non capita quasi mai da altre parti, ma che i Mailchimpers sono bravissimi a fare, è essere trasparenti su quel che succede spiegando che sì, ci sono dei problemi, e ci si sta lavorando sopra. Lo fanno con blog, twitter, facebook, avvisi chiari alla login, insomma in tutti i modi. E in breve tempo i problemi si risolvono.
L’area SUPPORTO del sito MailChimp offre una quantità enorme di guide, video didattici, forum, webinar… se volete diventare degli esperti, non avete che da rimboccarvi le maniche e studiare.
Non è tanto più bello lavorare col sorriso sulle labbra? L’interfaccia giocosa, lo scimpanzè postino che ti accoglie alla login e ti accompagna nel lavoro, i messaggi scritti “con voce umana”, tutto gloriosamente in linea con la loro mission che recita
“we make email marketing fun”
Il mio unico desiderio: veder realizzata prima o poi la localizzazione italiana, così potrò consigliarlo anche a tanti (amici, clienti, conoscenti) che, quando gli rimprovero di continuare a usare sistemi obsoleti a fastidiosi, mi rispondono “ah ma se è in inglese io non posso mica usarlo”.
Dato che il profilo “forever free” è stato finora largamente sovrabbondante rispetto alle esigenze mie e delle persone a cui l’ho consigliato, dimentico sempre di aggiungere quanto costa passare a pagamento, nel caso in cui si gestiscano liste molto numerose o un gran numero di invii: pochissimo. Si paga un fee mensile, che dipende dalle dimensioni della lista e offre da subito un numero illimitato di email, oltre naturalmente a consentire di togliere il pulsante “MailChimp” dal footer delle email. C’è anche l’opzione “pay-as-you-go”, per chi deve fare una campagna singola e non degli invii regolari.
Adoro le scimmie :-)
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2000 contatti totali, distribuiti come ti pare nelle liste.
Ciao! ho acquistato il tuo libro e in qs periodo sto cercando di capire come inserire un video in una newsletter. Dalla tua spiegazione sembra tutto semplice, quasi banale… però a me, tra i merge tags, non compare nessuna opzione x inserire un video. Ho anche provato ad inserire manualmente il merge tag, ma non credo sia la strada giusta. puoi aiutarmi?
Erika, inserire manualmente il merge tag è la strada giusta; nel menu a tendina compaiono solo i tag che corrispondono a qualche dato della lista (es. *|FNAME|*).
Il tag per inserire l’anteprima dei video ha una sintassi diversa a seconda di dove è pubblicato il video: non è che il video venga mandato direttamente su con la newsletter, ma viene mostrata un’anteprima, cliccando la quale si naviga al browser e si fa partire il video. Se ad esempio hai pubblicato il tuo video su YouTube, il tag sarà
*|YOUTUBE:[$vid=XXXX]|*
dove al posto di “XXXX” metterai l’id del video (quella che trovi nell’URL della pagina che mostra il video su YouTube)
Intanto grazie mille per la risposta repentina.
Nel tuo libro ho letto e capito la questione della diversa sintassi, infatti ho inserito manualmente (nel campo body text) quanto anche tu hai appena suggerito, però non cambia nulla, non funziona. Cioè qd salvo e poi provo a testare non mi rimanda ne ad un’anteprima ne al video su youtube. Sbaglio area di inserimento?
Erika, è difficile dare assistenza a distanza :-(
Io ho fatto già uso di questa funzione, ad esempio in questa newsletter.
Il corrispondente merge tag (che di solito io inserisco dall’editor mettendomi in modalità “codice HTML”) era questo:
*|YOUTUBE: [$vid=oC7OGgPrPG4, $max_width=300, $ratings=Y, $views=Y, $border=N, $title=N, $trim_border=N]|*
Ce l’ho fatta!…….gioia vera!!! Grazie!
ho iniziato da poco ad usare mail chimp e proprio non ci capisco niente ! sono riuscita ad inviare la prima newletter ai miei 19 iscritti, ma adesso vorrei segmentare l’invio per lingua, cioè gli italiani non leggono volentieri l’inglese e se non scrivo in italiano no desiderano ricevere . come fare , non ci riesco proprio . Grazie per una mano di aiuto . Dora
Ciao Alessandra: ho appena acquistato il tuo libro ma vorrei farti una domanda pratica subito. Ho bisogno di installare un form di contatti, per l’iscrizione alla newsletter con MC, sul mio sito in WordPress e mi chiedevo se fosse possibile personalizzare i campi (e con quale plugin) in modo che gli iscritti possano segnare un argomento di preferenza fra tre, al fine di ottenere contatti profilati.
Grazie per i tuoi consigli
Anna
Anna, leggiti il capitolo 2 su liste e form, è tutto spiegato lì :-)
Ciao mi serve un chiarimento.
vorrei regalare un ebook a chi si iscrive dunque.
io raccolgo in un form gli iscritti,il form rindirizza a una pagina di ringraziamento in attesa
che confermi l’email ,
ora come faccio a programmare che una volta che ai confermato ti invio l’email con il link?
Ciao Alessandra,
grazie a questo tuo post ormai datato ho scoperto MailChimp molti mesi fa testandola su una lista relativamente modesta.
Adesso però da parte di un cliente sorge l’esigenza di una newsletter con l’aggiunta anche di servizio di sms marketing. Ho visto che ci sono alcune applicazioni che consentono l’integrazione di servizi sms su MailChimp ma sono tutti stranieri e non so se funzionano anche su numerazioni telefoniche italiane.
Sai dirmi qualcosa in merito? Da questo punto di vista credo, ma non vorrei sbagliare, che Mailup risulti più completo perché integra in modo nativo i due servizi mail + sms: è così?
Ciao Andrea, sì, ti confermo che MailUp mette a disposizione anche una piattaforma integrata per l’invio sms, cosa che su MailChimp è possibile solo sugli USA e altri mercati. Come spiego sempre nei miei corsi, nessuna piattaforma in assoluto è la migliore per tutti: i criteri per sceglierla vanno dal modello di pricing alle funzioni disponibili alla facilità di integrazione con altri strumenti. Personalmente, continuo ad apprezzare moltissimo MailChimp per tantissimi aspetti, ma le ultime versioni di MailUp sono davvero migliorate e ci sono varie caratteristiche, fra cui l’integrazione con gli sms, interessanti e utili – se ne fai uso :-)
Ciao!
Sto facendo un newsletter per il mio sito e ho visto che c’è la forma per tradurre una campaign automaticamente (in questo caso usando il merge tag *|:IT|* ) pero’ non ho la piu’ pallida idea DOVE devo metterlo, visto che ho provato in un blocco di testo e mi mette l’elenco dei codici di tutte le lingue che traduce :S
mi potresti aiutare?
grazie!!
Alejandro e tutti: non posso rispondere singolarmente ai quesiti su MailChimp; moltissimi argomenti sono trattati nel mio ebook Email Marketing con MailChimp, qui trovate i link per acquistarlo e l’indice dei contenuti.
Ciao ! Io voglio inserire un video sulla mia newsletter, ho letto la questione dei merge tag ma non riesco…ho provato a inserire il codice di accorpamento del mio video su youtube in html ma quando salvo sparisce tutto. Come mai? grazie !
Fabrizio, non lo so, probabilmente stai usando i tag in modo sbagliato. Rileggi le istruzioni (nei commenti precedenti o nel libro) e riprova.
Ciao Alessandra , grazie per le dritte su Mailchimp … gentilmente una domanda al volo:
Devo inviare da una mia casella PEC ad altre caselle PEC di clienti , è fattibile ? o richiede IP dedicato come gli operatori italiani ?
Grazie :)
Marco non ho mai provato a spedire “da pec a pec” con un sistema di mailing, e francamente non mi piace nemmeno l’idea: la PEC è fatta per altre cose (quelle per cui sono fatte le raccomandate), non per scambiarsi newsletter.
Ho letto il tuo ‘Manuale di buonsenso in rete’ e giusto poco fa ho terminato la mia prima campagna con Mailchimp.
Adesso sono qui che faccio F5 sulla pagina del report e mi sto divertendo un sacco: mai più senza! :) Grazie di cuore.
@Emanuele :-) – Ti aspetto fra i lettori del mio prossimo libro “Email marketing in pratica”, allora
Bel post! proprio quello che cercavo!!
Vorrei chiedere un’informazione prima di acquistare la guida nel caso in cui scegliessi mailchimp :)
Il piano free sarebbe sufficiente come numero di iscritti e numero di newsletter inviate ma non comprende gli autoresponders, a me utili ad esempio per inviare mail di auguri nel giorno del compleanno dei clienti. Come posso risolvere? Con pay as you go pagherei comunque l’invio di ogni messaggio perdendo quindi i vantaggi della sottoscrizione free? Grazie
Gio, se mandi newsletter regolarmente ti conviene pagare un piano mensile, i costi sono davvero abbordabili. Io stessa sto pensando di farlo, anche se ancora la mia mailing list è sotto i 2000.
Ciao Alessandra, piccolo dubbio,
ho capito che per aggiungere i nomi delle persone della mia lista di campagna devo devo aggiungere i merge tag… fin qui ci sono riuscita… ma dopo cosa devo fare? mi basta solo selezionare tutti i nomi delle persone nella lista stessa ? sono un po’ persa..
mi daresti una mano?
ciao
Maya
@maya, davvero non riesco a dare spiegazioni e istruzioni a tutti sui problemi e sul “come fare”. Ti segnalo che il mio ebook Email marketing con MailChimp
è in vendita in questi giorni a €2,99 su amazon, lì dentro trovi tutto spiegato per filo e per segno.
Ciao anche io uso mailchimp ma ho problemi con gli indirizzi tipo libero.it, ti è mai capitato? come si può risolvere? Grazie
Michele, non mi è davvero possibile dare risposte sul blog a questioni così vaste :-)
Problemi di deliverability? Mancata importazione degli indirizzi? Caselle sempre piene? Sono questioni da affrontare nello specifico, conoscendo bene la situazione, e a volte richiedono un intervento sistemistico.
Buongiorno,
avrei due domande:
l’account free con Mailchimp consente l’invio di allegati?
Da dove è possibile controllare se la mail arrivebbe come spam?
Grazie mille per le risposte che potrà darmi.
Buongiorno,
avrei due domande:
l’account free con Mailchimp consente l’invio di allegati?
Da dove è possibile controllare se la mail arrivebbe come spam?
Grazie mille per le risposte che potrà darmi.
Cara Alessandra, intanto grazie e complimenti.
Vorrei sapere come mai cambia l’impaginazione in base al dominio di destinazione: ad esempio su gmail la newsletter arriva perfettamente inmpaginata, su hotmail il titolo più largo del testo, su altri due colonne anzichè tre…dove sbaglio, mi sai dire come posso risolvere questo problema?
Grazie infinite, Fede
Fede, non è che tu sbagli, è che la formattazione delle email è difficile e – ancor più che nel web design classico – non è realistico mirare a nl sempre uguali al pixel, su tutti i client di posta. Il tuo obiettivo deve essere “newsletter che funzionano dappertutto”.
@fede A sostegno di quanto dice Alessandra, se operi in ambito business, occhio a Outlook 2007 e superiori: è una croce per tutti quelli che fanno email marketing, perché è estremamente restrittivo, e credo una delle cause maggiori del ricorso a calmanti fra gli addetti del settore.
Giusto per dare un’idea, prova a leggere qui: http://www.e-mailmarketinglab.net/articolo.aspx?id=165
Grazie Alessassandra ed Emanuele. Possiamo dire che se vedo che nelle mail con dominio “classico” (tipo gmail o hotmail aperte da gmail.com e hotmail.com) l’impaginazione riesce e invece in quelle che apriamo attraverso programmi (tipo outlook o altri poichè hanno domini privati) questo non avviene, io non posso ovviare al problema? scuserete la domanda sciocca, purtroppo sono alle primissime armi. Ancora grazie, saluti.
Fede, non è semplice, e non dare niente per scontato. La versione a pagamento di MailChimp offre un utile strumento di anteprima per vedere “come viene la newsletter” sui client più diffusi, ma, ripeto, la strategia migliore è “keep it simple” – io ad esempio uso i template standard di MailChimp e mi trovo benissimo.
Salve voglio acquistare il libro. Ma il formato kindle lo posso legge anche da pc o da tablet samsung?
Velia, la app (gratuita) per Kindle esiste per pc, per Mac, per iPhone-iPad e per smartphone e tablet Android :-) Sul sito Amazon trovi tutto.
Buongiorno Alessandra.,
ho acquistato alcuni giorni fa il tuo ebook in Amazone ma non riesco a capire o comunque a trovare il punto dove viene spiegato come modificare l’indirizzo di inbound : us8-1003ce83a8-560f2dbee1@inbound.mailchimp.com che si vede quando invio le mail di prova. vorrei apparisse l’indirizzo di un’azienda per cui voglio inviare della mail. Se pago il servizio è possibile?
Grazie
rossana
Buongiorno Alessandra,
attivando il servizio Conversation( a pagamento) riesco a modificare l’account e far sparire quello di mailchimp: us8-1003ce83a8-560f2dbee1@inbound.mailchimp.com ?
Grazie
rossana
Rossana, i messaggi di test risultano inviati da un indirizzo interno MailChimp, ma quelli “reali” risultano mandati dall’indirizzo che tu specifichi nel Setup della campagna, a prescindere dal fatto che tu paghi o meno l’account.
Ciao ma è possibile anche inserire un’area sul blog inerente alla newsletter?
Ciao Alessandra,
complimenti per l’articolo, è stato molto utile.
Per la mia azienda sto facendo un confronto con un altro programma di newsletter.
La mia azienda mi chiede di informarmi per quanto riguarda l’inserimento di allegati.
So che c’è la possibilità di caricarli in mailchimp e poi di allegare il link, ma è possibile inserire direttamente l’allegato nella newsletter in modo tale che un possibile cliente se la possa scaricare? (so che è meglio il link, ma non sono io che decido XD ).
Ovviamente io sto parlando di una versione di mailchimp a pagamento, non quella free: questa cosa degli allegati potrebbe influire sul prezzo?
Un’altra cosa: le tempistiche di invio.
Riusciresti a farmi un riassuntino?
Grazie mille
Giacomo
Ciao Giacomo, premesso che io non sono il commerciale di MailChimp :-), no, nemmeno nella versione a pagamento è possibile allegare direttamente i messaggi, e credo che farete fatica a trovare un mailer serio che dia questa opzione (e per fortuna, ci manca solo che le newsletter arrivino con l’allegato…)
Tempi di invio: velocissimi, mai avuto un problema. La versione a pagamento dà anche la possibilità di scaglionare gli invii per evitare picchi di traffico sul sito, in caso di mailing list particolarmente grosse.
In ogni caso, ti invito a leggere il mio ebook, di cui un mese fa ho rilasciato l’edizione aggiornata al 2014.
Ti ringrazio! Appena recupero un eBook prometto che lo acquisto perchè mi sarebbe proprio utile.
Ciao!
Allegare file con mailchimp, è possibile?
Grazie!
Ciao Marta, nessuno strumento per newsletter “serio” consente di allegare file: appesantiscono il messaggio e aumentano la probabilità di finire in spam. MailChimp permette di inviare nel proprio repository documenti dei file e di inserire il link per il download, che è in assoluto la soluzione migliore. È tutto spiegato nel mio ebook :-)
Ciao Alessandra, ho acquistato il tuo ebook circa 4 mesi fa e, mio malgrado, fin da subito mi sono resa conto che non era al passo con le novità di mailchimp.
Confesso che ne ero rimasta molto delusa. Ora vedo che il tuo ebook e’ stato aggiornato. Potrei avere la versione aggiornata, senza doverlo riacquistare, ripeto, visto che lo ho acquistato circa 4 mesi fa? Grazie per la tua attenzione.
Luana
Luana, MailChimp cambia continuamente, ma ti assicuro che – anche prima dell’ultimo aggiornamento – la logica del suo funzionamento come descritta nell’ebook era comunque valida. In accordo con l’editore, abbiamo deciso di rendere questo upgrade scaricabile gratuitamente, ma le modalità di aggiornamento variano a seconda dello store in cui l’hai acquistato; se hai preso la versione kindle, trovi le istruzioni leggendo questi commenti
Ciao Alessandra,
una cosa che non mi è chiara di Mailchimp (magari ne parli nel libro, in tal caso dimmelo pure): supponiamo che io mantenga delle liste per diversi clienti. Per esempio Romagna Business Club ed Emilia Business Club. Credo di voler liste separate, e fin qui si può fare.
Alla fine di ogni campaign (o almeno alla fine della mail di conferma registrazione) compare: “Puoi contattarmi all’indirizzo:” che mi sembra di capire sia legato all’account e non alla lista. Io vorrei che per la lista RBC comparisse qualcosa tipo “info@RBC.org” e per la lista EBC comparisse “info@EBC.org”.
(Stesso discorso per l’indirizzo fisico mostrato in fase di conferma registrazione).
È fattibile o l’unica alternativa è creare due account differenti?
Michele, diversi clienti –> account diversi, assolutamente! Soprattutto ora che è possibile usare lo stesso username per accedere ad account separati, e invitare (con ruoli diversi) tutti quelli che devono lavorarci. Sì, ne parlo nel libro, a cui ti rimando per gli approfondimenti.
Buongiorno, come posso mettere il nome del dominio dell’azienda al posto di mail chimp? se è possibile, quanto costa all’anno?
La ringrazio,
Buona giornata.
Ciao Alessandra, grazie per i tuoi consigli.
Domanda, in mailchimp è possibile impostare in automatico che quando un iscritti, riceve 5 mail viene spostato da una lista ad un’altra? Grazie