Ho conosciuto di persona Sofia Postai l’anno scorso, quando ero a Venezia insieme a Gianluca Diegoli e Miriam Bertoli per un Digital Update; quando Miriam me l’ha presentata ero emozionatissima perché il suo “Siti che funzionano“, oggi giunto alla 3a edizione, è stato il faro dei miei primi anni di lavoro nel web.
A cena, mentre parlavamo di conversazioni che si intrecciano in rete e di come queste ci portano a scegliere e acquistare (Gianluca stava scrivendo il suo libro sul “Social commerce“), Sofia ci ha raccontato di come si era appassionata a Polyvore, social network sui generis il cui “oggetto sociale” è, in senso lato, la conversazione su stili e tendenze attraverso la creazione dei set, composizioni di vestiti e accessori, o di elementi di arredo e design, o di immagini di ogni tipo (qui sotto vedi alcuni set di Sofia; se leggi dalla newsletter, vai a guardarli direttamente su Polyvore).
Le immagini usate per creare i set vengono raccolte online e conservano il link con il sito da cui provengono. Per creare questi fantastici collage, le polyvoriste cercano oggetti, se necessario scontornandoli dentro a Polyvore, oppure usano i prodotti messi a disposizione da Polyvore, da aziende che creano collezioni coi loro prodotti, dalle composizioni di altre utenti.
Le relazioni fra gli utenti sono asimmetriche, come su Twitter: ciascuno sceglie chi seguire, e può commentare o mettere un like; molto spesso i set creati dentro a Polyvore vengono condivisi su altre piattaforme – se ne trovano tantissimi nelle bacheche di Pinterest – e, altrettanto spesso, sono usati nei blog delle autrici.
Personalmente, non credo che riuscirei nemmeno a completare un solo set: ho aperto un account Polyvore ai tempi in cui scrivevo il mio libro sull’overload informativo (lo cito brevemente nel capitolo sul bookmarking visuale), ma non ho nemmeno un grammo della pazienza necessaria per questi lavori di collage, benché poi guardarli già fatti da altre mi piaccia moltissimo!
Ma, come dico spesso ai miei corsi, non è indispensabile (e sarebbe umanamente impossibile) usare tutti gli strumenti: l’importante è sapere cosa fanno e quando potrebbero servire!
E, per capire Polyvore, l’ebook scritto da Sofia Postai e Virginia Rosa Salva per la collana Apogeo Sushi è la guida ideale: appena ho saputo che era uscito stavo per comprarlo, ma Sofia mi ha preceduto regalandomene una copia, che onore :-)
1) Perché produci e vendi vestiti, scarpe, accessori, o cosmetici, o mobili, o complementi d’arredo; perché curi la comunicazione e marketing di aziende di questi settori.
Polyvore ti aiuta a far girare i tuoi prodotti, vederli accostare ad altri, capire le tendenze, metterli in luce; ti permette di capire cosa piace e cosa invece non viene apprezzato; ti trasforma da pusher di prodotti in risorsa apprezzata, quando crei collezioni con le foto dei tuoi prodotti, già pronte e scontornate per essere usate nei set.
I contest, la sponsorizzazione dei tuoi set e prodotti, il mero traffico di ritorno al tuo sito, sono tutte opportunità – soprattutto se sei una piccola azienda ma il tuo mercato potenziale è il mondo intero.
2) Perché scrivi di moda, tendenze e design per un giornale o nel tuo blog; perché ti è sempre piaciuto sfogliare magazine e cataloghi per combinare gli spunti e creare il tuo stile.
Polyvore è un ottimo strumento di creazione contenuti, pronti per essere condivisi sui social network o inclusi nei tuoi post; è anche una miniera ricchissima per cercare i set degli altri, che userai in modo lecito condividendone i link o attraverso l’embed.
3) Perché, anche se moda e stile non ti appassionano, ti interessa capire come si dipanano le relazioni all’interno di una community.
Polyvore – e Sofia è bravissima a raccontarne questo aspetto – è un esempio perfetto di come persone fra loro sconosciute, ma accomunate dalle stesse passioni, si incontrano e danno vita a una comunità, che in modo spontaneo si autoregola e crea i suoi riti, la sua netiquette, le regole non scritte che la distinguono da altri social network. Ecco ad esempio un brano del libro in cui Sofia parla di un’iscritta particolarmente popolare:
“Nonostante sia una sorta di star, si prende del tempo per guardare i set di altri e per dare i suoi like. Se scrivete un messaggio, risponde. Si comporta gentilmente con tutti e non ha atteggiamenti divistici. Il segreto della popolarità è in fondo tutto qui: nel vivere la community con apertura verso gli altri e con gentilezza. La bravura aiuta, ma la cordialità è molto più importante. Ci sono su Polyvore degli iscritti non particolarmente brillanti, tuttavia molto popolari, proprio perché dedicano parte del tempo a coltivare le relazioni, soprattutto attraverso i commenti.”
Quando entro in Polyvore per curiosare, mi sembra di osservare i the fra amiche, o i giochi di bambole che facevo da piccola con le mie cuginette: cose serissime, sia chiaro, e fonti di innumerevoli riflessioni fra l’etologia e l’antropologia.
Grazie Sofia, e bravi quelli di Apogeo che hanno scelto le autrici perfette per un ebook da non lasciarsi scappare!