Molti di voi conosceranno l’espressione “morte da Powerpoint”, che descrive perfettamente lo stato di prostrazione in cui ci gettano la maggior parte delle presentazioni a cui assistiamo.
Ma qual è la ricetta perfetta per creare una presentazione davvero mortale?
In questo video, trovate attrezzatura, ingredienti, istruzioni di cottura e consigli su come servire una presentazione che uccida tutti coloro che vi ascoltano.
Dato che il video illustra una ricetta, ho chiesto alla mia foodblogger preferita, Sara Maternini, di farmi usare alcune delle sue foto “culinarie”, e la ringrazio di nuovo per avere accettato.
[Trascrizione del video]
Nel 2001 Angela Garber coniò l’espressione “morte da Powerpoint”: questa formula, ormai diventata famosa, indica quello stato di progressiva sonnolenza, prostrazione e abbattimento delle facoltà mentali che dilaga in sala via via che l’oratore sul palco durante una presentazione snocciola una slide dopo l’altra, continuando a rovesciare sulla platea una valanga di cifre, parole, informazioni, fatti..
Avete presente, no? qualcuno si alza fingendo di rispondere al telefono, nelle ultime file si formano capannelli di conversazione, c’è chi comincia a sfogliare il giornale o consulta la posta sull’iPhone, e pian piano tutti vengono sopraffatti da sonnolenza, malditesta, acidità di stomaco…
Nel mondo circa mezzo miliardo di persone usa Powerpoint, e si stima che ogni giorno vengano tenute 30 milioni di presentazioni: l’80% di queste presentazioni nuoce gravemente alla salute, fino a provocare la morte da Powerpoint.
Perché allora, chiederete voi, c’è bisogno c’è allora di dare la ricetta per creare presentazioni mortali?
Io sono sicura che già le vostre presentazioni sono abbastanza bruttine, insignificanti, poco memorabili; eppure, come avete imparato a costruirle? Probabilmente per caso, guardandovi intorno, improvvisando, più o meno come tutti noi abbiamo imparato da nostra madre le ricette più comuni, e ormai le facciamo senza chiederci perché e percome funzionano.
Ma se capite bene come funziona la ricetta per creare presentazioni che uccidono, io vi garantisco che
Per creare una presentazione davvero mortale dovete partire con l’atteggiamento mentale giusto. Il vostro obiettivo non deve tanto essere quello di suscitare interesse o curiosità negli altri verso quello che avete da dirgli, e tantomeno quello di generare un cambiamento nella testa delle persone o nella realtà che vi circonda: dovete essere completamente autocentrati.
Sarete sul palco, per dieci minuti o mezzora, con tutti i fari puntati su di voi, e l’unica cosa che vi importa è far bella figura.
Se partite con questo spirito, ve lo si leggerà in faccia, e gli altri capiranno subito che non vi interessa nulla di loro; così, quasi altrettanto istantaneamente, perderanno ogni interesse verso ciò che gli state dicendo.
L’ingrediente di base di una presentazione mortale è una gran quantità di testo. Dovete far vedere che sapete tutto dell’argomento, quindi mettete nella presentazione ogni piccolo dettaglio, anche il più insignificante. Davanti a una tale valanga di informazioni, le persone saranno sopraffatte, e non riusciranno a capire ciò che conta veramente.
La spezia per insaporire una presentazione mortale sono i lunghi elenchi puntati, che vanno usati con abbondanza.
L’elenco puntato è una struttura molto utile quando si legge da soli; al contrario durante una presentazione un lungo elenco puntato fa perdere immediatamente il focus su quello che l’oratore sta spiegando in quel momento e rende impossibile ricordare tutti i punti che sono stati elencati.
L’altro ingrediente necessario per una presentazione mortale è un design scadente. Create le slides così come vengono, buttate su alla rinfusa, senza allineare e senza raggruppare gli elementi, usate un sacco di font e un sacco di colori, e che facciano a pugni fra loro. L’uomo è un animale visivo, e una grafica repellente è un ottimo antidoto contro l’assimilazione dei vostri concetti.
Quando dovete preparare una presentazione, mettetevi subito al computer. Se aspettate un po’, e vi prendete del tempo lontano dallo schermo, magari addirittura all’aperto o in mezzo alla natura, per riflettere, e poi prendete un foglio di carta e iniziate a buttare giù qualche appunto a matita, c’è il rischio serio che la vostra presentazione assuma una struttura. Mai sia! Scongiurate questo rischio, andando subito al computer, accendendo Powerpoint e cominciando a inserire slide dopo slide.
Preparate la presentazione seguendo lo schema logico classico:
Questo schema è perfetto per abbattere totalmente l’interesse degli altri, da subito.
Che non vi venga in mente di cominciare parlando di loro, di dire ad esempio:
Se parlate di loro invece che di voi stessi, c’è il rischio serio che la vostra presentazione non sia una noia mortale, ma qualcosa che vale la pena di ascoltare.
Il modo migliore per servire una presentazione mortale è quello di leggerla direttamente dallo schermo, possibilmente in tono monotono e uniforme. Se per caso vi capita di guardare la platea e incrociate lo sguardo di qualcuno, abbassate lo sguardo.
Ricordate sempre che non siete lì per aprire un dialogo, per comunicare: il vostro scopo è quello di ucciderli tutti, uno ad uno.
Ora che avete la ricetta per costruire presentazioni mortali, sta a voi decidere se perfezionarla e diventare così un killer di tempo e neuroni, o se rompere la tradizione e seguire regole diverse.
Se farete quest’ultima scelta, sarete in una compagnia piccola ma buona. Fare una presentazione è un privilegio, e insieme una responsabilità: stiamo usando il tempo e l’attenzione degli altri, che sono risorse scarse e quindi preziose.
Chi fa cattive presentazioni avvelena anche te: digli di cambiare.
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Ottimi consigli che cercherò di applicare. Ultimamente è dilagato il virus delle presentazioni nelle aule universitarie, sempre più professori spiegano attraverso le presentazioni e chiedono agli studenti una presentazione al posto della vecchia interrogazione orale. Diventeremo tutti Gerry Scotti?
Video fantastico.
Tutte verità assolute. Come mi piacerebbe che un minimo di questi concetti fossero applicati anche nei cv o in fase di colloquio. D’altronde il colloquio di lavoro è una presentazione a tutti gli effetti.
@legba: ai miei tempi i lucidi dei professori oppure gli elenchi puntati ricopiati alla lavagna dal libro di testo giocavano il ruolo del powerpoint.
non è cambiato nulla, solo lo strumento
Io sono biologo (come te, mi pare di capire dalla bio), quindi di presentazioni ne vedo centinaia l’anno. Il tuo video è fantastico e coglie alcuni punti essenziali del “come non presentare i dati”. L’elenco puntato!! Bello. Complimenti.
Grazie, il video e’ davvero simpatico e divertente oltre a inviare un messaggio interessante…
…solo uno spunto di riflessione, ma queste presentazioni mediocri non sono forse la giusta punizione per spettatori forse anche più mediocri?
Ancora complimenti e con l’occasione ti invito a rivedere il video di robbie williams rock dj :)
Genio.
Assolutamente d’accordo su tutta la linea, stufo di assistere inerme a presentazioni “mortali” ho scritto un libro su come realizzare presentazioni a slide facilmente e velocemente e un po’ fuori dagli schemi.
Ho deciso di utilizzare software opensource e un netbook per dimostrare che con risorse limitate e gratuite è possibile non solo realizzare una presentazione, ma anche scrivere un libro sull’argomento.
Ho realizzato inoltre un portale che mette a disposizione risorse gratuite per realizzare presentazioni e una sezione dove un Guru risponde alle domande degli utenti.
Il progetto in questione si chiama “Fantabulouslide – retroscena di una presentazione a slide” e il portale è raggiungibile all’indirizzo:
http://www.fantabulouslide.com
Il tutto sta riscuotendo un discreto successo, segno che probabilmente non esiste una cultura della presentazione anche se come sottolineato da altri commenti, è uno strumento sempre più richiesto.
Spero che questa mia idea possa essere utile.