A inizio dicembre, come raccontavo a BTO parlando di Email marketing per chi non ha tempo di scrivere, ho superato la fatidica soglia dei 2000 iscritti alla mia newsletter.
Se usi MailChimp sai che questo significa che devo passare dal piano forever free (valido per liste fino a 2000 iscritti e non più di 12.000 email inviate ogni mese) a un abbonamento mensile da $30.
Per fortuna MailChimp mi chiederà i soldi solo quando cercherò di inviare più di 2000 email in un giorno, e questo ancora non succede perché non tutti gli iscritti alla newsletter sono abbonati anche al blog, quindi ho ancora un po’ di settimane per organizzarmi, ma ormai è tempo che io faccia per me stessa quel che consiglio ai miei clienti: fermarmi a ragionare.
Così in questi giorni sto facendo i compiti e i conti, e nel frattempo ho messo a fuoco meglio alcuni concetti su cui meditavo già da un po’.
Ho fatto pulizie nel blog e cancellato un sacco di vecchi post. Qualche anno fa, come tanti, scrivevo qui sopra dei micro-post per linkare un evento, pubblicare un video, commentare in breve una notizia, tutte cose che adesso faccio direttamente su Facebook. Oggi, se ti invito a leggere qui sul blog, ci deve essere qualcosa di più per cui valga la pena di dedicarmi tempo e attenzione.
Come quando si mette ordine nell’armadio, ho trovato articoli che riscriverei uguali dalla prima all’ultima parola anche oggi e che, analytics alla mano, portano ancora la loro bella quota di traffico; ce ne sono altri che, invece, per funzionare nel 2016 hanno bisogno di qualche modifica, ma vale la pena farla perché la sostanza è tanta e buona.
Così, invece di scrivere tanti nuovi post, mi sono preparata un piano “rinfresca e rilancia”; del resto, è quel che ho fatto per un po’ di anni a ogni nuova edizione del Manuale di buonsenso in rete prima di inserire un post nella raccolta.
Ehi, il “Manuale di buonsenso in rete”: che ne è dell’edizione 2016?
Per anni ho iniziato i miei corsi con il mantra “la gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo”, una citazione da Caos calmo di Sandro Veronesi che uso per ricordare che non dobbiamo mai dare per scontato che gli altri sappiano la nostra storia, quel che possiamo fare per loro, come fare per chiedercelo.
Adesso devo mangiare la mia stessa medicina: le persone che ho incontrato ai miei inizi, nei primi barcamp, nei primi anni del blog, hanno un’idea sufficientemente chiara di quello che faccio, ma sono molti di più quelli che mi hanno vista per la prima volta a un evento o hanno letto per caso un mio post.
Per questi nuovi lettori bisogna che io prepari un breve riassunto delle puntate precedenti, per spiegare cosa faccio, come posso aiutarli e dove trovare le cose migliori che ho scritto e che possono leggere e usare gratis: fra queste ci sarà anche l’edizione aggiornata del Manuale di buonsenso in rete, che però devo ancora sistemare insieme a tutto il resto: abbi pazienza, appena sarà pronto arriverà anche ai vecchi lettori.
Se hai letto fin qui, forse ti può interessare il video del workshop che ho tenuto a BTO proprio ragionando sul tema del fare email marketing in mezzo a tante altre cose da fare.
Al di là di alcune indicazioni specifiche sulle newsletter, molte considerazioni si applicano perfettamente anche al tenere un blog o pubblicare contenuti su una pagina Facebook:
Se leggi il post via email e il video non si vede, lo trovi sul canale YouTube di BTO.
Per seguire meglio la lezione conviene anche tenere sott’occhio le slide, che nel video si vedono solo di striscio; anche qui, se non riesci ad aprirle dal post o dalla newsletter guardale direttamente su Slideshare.
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Ah, posso commentare :D
Volevo dire che a meno di non avere, che so, un’offerta speciale o dover fare un annuncio specifico, mandare newsletter è TROPPO faticoso, anche perché è difficile trovare cose interessanti da scrivere (e di newsletter inutili ne conosco…)
Molto meglio usare un autoresponder, scrivere un numero X di email che verranno recapitate a intervalli regolari e così il lavoro è fatto una volta per tutte. Tu fornisci contenuti ottimi e il lettore è (quasi sempre… non si può accontentare tutti) contento.
Poi non dimentichiamo gli RSS Feed per chi ha un blog o un forum. Anche quelle sono mail che possono essere inviate a chi ne fa richiesta. L’importante è ricordarsi di personalizzare per quanto possibile in quanto non tutti sono interessati a tutto.
Quindi… di scrivere newsletter non ho né tempo e né voglia perchè difficile, ma a chi ci riesce non posso che dire, “BRAVISSIMO” :D
Forse potrei farlo se non avessi più il blog, allora forse la cosa avrebbe un senso (o meglio non credo che lo avrebbe, ma per lo meno la newsletter avrebbe un senso).
Ah, non si può scrivere quando “ne vale la pena” perché la gente si dimentica di te. Se non sei regolare rischi di perdere ancora più tempo, cosa che rende scrivere newsletter ancora più difficile