Questo post è il primo di una serie di video, che pubblicherò nel corso della settimana, con i quali ho cercato di presentare, in sintesi, cos’è la web content strategy, perché è necessaria e come si mette in piedi.
È anche, di fatto, il mio primo tentativo di videoblogging: so bene di avere molte cose da imparare sulla produzione video, ma ho deciso di “sporcarmi le mani” e imparare facendo.
Buona visione :-)
In questa serie di video vi parlerò di WEB CONTENT STRATEGY, l’elemento fondamentale di ogni efficace piano di comunicazione
Perché è necessario definire una strategia per i contenuti web?
Perché le persone, quando navigano in rete, cercano soprattutto una cosa: dei buoni contenuti.
Le persone usano Internet per trovare informazioni, istruzioni, prodotti, divertimento, pettegolezzi: tutte queste cose sono “contenuti”, che possono di volta in volta prendere la forma di testi, foto, video, spezzoni sonori.
Quando trovano in un sito i contenuti che gli interessano, restano su quel sito, e probabilmente ci tornano altre volte; se non li trovano, se ne vanno da un’altra parte, il più delle volte per non tornare.
Le persone online cercano – e vogliono trovare – contenuti utili e usabili.
“Utile” significa due cose: che il contenuto soddisfa i bisogni di chi lo usa (che trova le informazioni che stava cercando, acquista un prodotto che gli serve, si rilassa, trova ispirazione), e, al tempo stesso, che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di chi lo ha pubblicato (lo fa conoscere, lo aiuta a vendere di più, diminuisce il tempo speso nell’assistenza post-vendita, gli fa trovare nuovi partner)
“Usabile” invece significa che quel contenuto è facile da trovare, risulta chiaro a cosa serve, è aggiornato (un listino non più valido, una versione di regolamento sorpassata, creano danni, non valore), si carica velocemente, e, possibilmente, non contiene errori (dall’ortografia a traduzioni improbabili a bachi informatici che ci mandano in crash il browser).
Sembrano osservazioni al limite della banalità: ma, quando siamo online, spesso, molto spesso troviamo siti pieni di contenuti non aggiornati, incompleti, scritti e organizzati male, in una parola: inutili.
why does web content mostly suck? (Kristina Halvorson)
Perché accade questo? Perché purtroppo spesso la creazione dei contenuti è l’ultima cosa a cui si pensa: magari si spendono migliaia di euro in una piattaforma tecnologica sofisticata e in una progettazione grafica piena di effetti speciali, mentre ai contenuti si dedicano risorse scarse, ci si lavora poco e male, e poi, pochi giorni prima di andare online, ci si trova con le pagine web piene di testo “tieniposto”, e e ci si affretta a riempirle con testi copiati pari pari dalle brochure aziendali.
Testi che non servono a nessuno, né a chi li legge, ne all’azienda che li ha pubblicati, col risultato che dopo un po’ ci si convince che “il sito web non ci è servito a niente”.
Certo, questo tipo di siti web non serve praticamente a niente.
Ma se al contrario capiamo che tipo di bisogni hanno le persone a cui ci rivolgiamo; quali domande si fanno, su cosa cercano informazioni, che parole usano per fare domande, che cosa vogliono leggere per divertirsi, distrarsi, rilassarsi; e se, dopo averlo capito, iniziamo a pubblicare contenuti che rispondono a quelle domande, danno quelle informazioni, hanno lo stile e il linguaggio giusto; allora, saranno gli altri a trovarci, a tornare da noi, a segnalarci ai loro conoscenti, a considerarci sempre più un riferimento importante nel nostro settore.
Un’efficace strategia di pubblicazione di contenuti web porterà sul vostro sito persone che cercano quello che voi avete da offrire, e che probabilmente non sapevano neppure della vostra esistenza.
Bibliografia utile:
Kristina Halvorson, Content Strategy for the Web (anche in versione Kindle)
David Meerman Scott, The New Rules of Marketing and PR (versione Kindle)
Gli altri video della serie:
La fase di audit dei contenuti esistenti
Dalla progettazione all’online + il ruolo del web content manager
Raccomandazioni finali
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sei stata molto chiara complimenti
Complimenti, Alessandra. Insegnamo un po’ d’italiano a questi americani ;)
Bravissima. Continua a sporcarti le mani come stai facendo benissimo ora :-)
Dieci anni fa i problemi tecnici dominavano i contenuti, ora è il momento di cambiare.
Sarà un piacere seguirti